Percival Hayes è annoiato: ha compiuto trent’anni e ora non ha intenzione di vivere i suoi giorni come gli altri. Mosso dai fumi dell’alcool decide di recarsi in Cornovaglia dove ha ereditato un titolo e una tenuta. Quello che ignora è che la vedova del figlio del suo predecessore vive ancora nella depandanc; come se non bastasse la casa è piena di randaci che la sorella zitella del precendete padrone della magione accoglie.

Attenzione questo libro è stato offerto da Mondadori.

Differentemente dai precedenti volumi in questo è Imogen, l’unica donna dei sopravvissuti, a essere la protagonista: dopo aver visto uomini che erano stati spezzati dalla guerrra, è insolito vedere, per quei tempi, il trauma associato a una donna. Si poteva sfruttare solamente la vedovanza per la protagonista, ma l’autrice non è una che si permette di andare per il sottile quando si tratta di far soffrire i suoi personaggi. Ecco che per la prima vonna, vediamo una protagonista sì spezzata, ma non una donzella in difficoltà.

Si contrappone a lei Percy che risulta sin da subito il tipico nobile che pensa di essere capace di avere tutto, alla ricerca di una avventura che lo risollevi, si rivela invece un personaggio più profondo che però va scoperto di pagina in pagina.

Insieme Percy e Imogen sono una coppia particolare, peccato solo che la storia sia piuttosto lineare (mi aspettavo più colpi di scena), seppure si riveli come le precendeti particolarmente profonda.

Siamo ormai agli sgoccioli di questa serie, manca un solo volume e un po’ mi spiace. I Survivors mi hanno tenuto una piacevole compagnia e non so se sono pronta a scrivere la parola fine con loro. Se ripenso che questa serie l’ho iniziata a leggere durante il covid nel lontano ottobre 2020 ora mi sento strana, a quasi due anni da allora, a vederli ormai tutti accasati.

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