Recensione Heartstopper volume 2 di Alice Oseman

Recensione Heartstopper volume 2 di Alice Oseman

Charlie e Nick si sono baciati, e adesso? Charles è sinceramente innamorato di Nick, ma lui è etero e dopo il bacio è scappato via… Nick però non sa bene cosa sente, ma sa che per Charlie prova qualcosa di sincero. Come reagirà il mondo?

Questo libro è stato offerto da Mondadori.

Questo secondo albo parte con la marcia già ingranata, si divorano le pagine come se fosse la cosa più naturale al mondo e ci sono dei momenti in cui, nonostante la corsa, ci si ferma a sospirare felici di questo amore così giovane e innocente. Una relazione che non dovrebbe avere nulla di sbagliato eppure potrebbe non essere accettata.

Il percorso dell’autodeterminazione di genere è spesso stato banalizzato o saltato in altre opere, qui invece abbiamo il tempo di capire quanto la paura della società, del non capirsi, possa rendere difficile la vita degli adolescenti. Trovo che sia importante e molto forte mostrare soprattutto in una storia così delicata e intensa; il lettore si trova a soffrire con i personaggi.

Questi volumi sono un viaggio alla scoperta delle identità di genere, all’accettazione: imparare che non si possono fare distinzioni tra etero e persone con un diverso inquadramento è un percorso ancora lungo nella nostra società, eppure questo libro è uno dei mattoni con cui possiamo costruire il futuro. Non è semplicemente una storia d’amore, questa serie parla ai giovani lettori ma non solo, si rivolge a tutti e io vorrei farla leggere a più persone possibili.

Come ho già detto per il primo volume, i disegni aiutano il lettore a entrare in sintonia con la storia, a trovarsi travolto e grazie a una curata posizione delle tavole e delle vignette, si ride moltissimo. Inoltre piccola chicca a fine volume, abbiamo un primo capitolo di una storia Spin-off.

Questa serie si sta rivelando qualcosa di più del solito libro, del fumetto usa e getta. Gradirei vederlo tra i testi alle superiori, vorrei che i professori insegnassero la storia di Charlie e Nick. C’è bisogno nel mondo di storie uniche e dirette come questa, e il mondo deve leggerle

Recensione Il Pirata – La saga dei Pirati di James L. Nelson

Recensione Il Pirata – La saga dei Pirati di James L. Nelson

1701, Virginia. Il ricco Thomas Marlowe ha intenzione di costruirsi una vita e lasciare il suo passato alle spalle. Compra una proprietà terriera da Elizabeth Tinling, vedova rimasta senza un soldo, e di cui Marlowe rimane incantato, tanto da uccidere in un duello per salvare il suo onore. Inoltre si spinge a combattere i pirati con una maestria incredibile, una dote che forse rivela quanto nel suo passato la pirateria fosse presente.

Attenzione questo libro è stato offerto da Mondadori.

Erano anni che non andavo per mare grazie a un libro. Per la precisione fu Hornblower a portarmi per primo nei sette mari, ma lui era un guardiamarina che grazie al suo intelletto arrivò fino alla carica di ammiraglio della Royal Navy. Pensandoci bene a parte qualche piccola eccezione (romantica) non avevo mai letto libri sui pirati. Per questo ho deciso di mettermi alla prova partecipando alla lettura di questa trilogia.

Oggi vi parlerò del primo libro “Il Pirata” di James L. Nelson, una serie che in molti hanno amato e che era passata inosservata al mio radar, per fortuna questa nuova edizione permette di godere di questa lettura. Questo autore riesce a coinvolgere il lettore come pochi altri, si sente bene quanto lui conosce il mare e lo ama: si sentono le onde, il profumo della salsedine e i venti capricciosi. A questo poi si aggiunge una ottima conoscenza storica che porta sul libro fatti molto verisimili. Anche se ammetto che la sua scelta di rendere liberi e pagati gli schiavi della piantagione mi è sembrato un po’ troppo una forzatura. Il volume poi è ricco di molti termini tecnici marinareschi e per questo Mondadori fornisce al lettore, non solo la mappa dei luoghi, ma anche la nomenclatura delle varie parti di un vascello

Il romanzo presenta molti personaggi che l’autore sfrutta per costruire la narrazione degli eventi, spostandosi da ognuno per accompagnare il lettore nell’avventura. Come spesso avviene questo genere di passaggio interrompe un poco la scorrevolezza del testo, ma una volta presa la mano con lo stile narrativo il romanzo scorre.

Si è rivelato un buon libro, mi è piaciuto Marlowe e il fatto che nonostante avesse la possibilità di essere un uomo libero e onesto, il mare lo chiami perché forse ha bisogno solo di onde e di un fedele equipaggio.