Recensione Spin the Dawn di Elizabeth Lim
Maia aveva una famiglia felice, ma la morte di sua madre e la guerra le hanno tolto tutto. Il suo talento con ago e filo non ha però paragone e, grazie all’inventiva, ha fatto di tutto per sopravvivere alla povertà. Quando suo padre viene convocato dall’imperatore, sente che è il suo momento. Ma lei è solo una donna.
Attenzione questo libro è stato offerto da Mondadori.
Lo confesso, sono partita con aspettative davvero molto basse e per fortuna questo volume si è rivelato superiore rispetto a quanto mi aspettassi. Diciamo che le prime pagine avevano un sentore di “Mulan sartoriale”, ma per fortuna si è presto risollevato.
Partiamo con il dire che la costruzione del mondo è stata ben gestita. Questo volume è davvero ben strutturato e i fugaci dubbi vengono sempre sanati con delle spiegazioni coerenti. Insomma super promosso (invece il seguito… ma ne parleremo poi).
La protagonista Maia è, volendo, un personaggio molto godibile e semmai è l’ennesimo immortale con millemila anni che poi si comporta da adolescente che rimprovero un poco. Sto parlando di Edan, lo stregone al servizio dell’Imperatore che però, come da migliore young adult, mi veste i panni della controparte maschile a cui la protagonista (spoiler) potrebbe voler cedere il cuore. Ecco, questo è stato un piccolo scivolone. Avrei preferito un uomo adulto pronto a fare anche qualcosa di sporco per evitare che la sua amata pagasse il prezzo della sua schiavitù, piuttosto che l’ennesima eroina che salva il mondo, salva la cheerleader (ops cliché sbagliato?)
Scherzi a parte anche il viaggio dell’eroe dietro alle vicende dei protagonisti è abbastanza standard ma è molto godibile, forse anche per la cura della costruzione dei paesaggi e delle prove alle loro spalle.
Onestamente sono rimasta molto colpita, alla sua fine non ero pienamente soddisfatta ma lo avrei consigliato a tutti senza problemi… però ho cambiato idea con il secondo volume, ma ne parleremo nella recensione del secondo libro.