Recensione di Corrierino delle famiglie di Davide Barzi, Werner Maresta e Adriano Fruch

Recensione di Corrierino delle famiglie di Davide Barzi, Werner Maresta e Adriano Fruch

Oggi, oltre a essere la festa dei lavoratori, è anche il compleanno di Giovannino Guareschi, papà di un personaggio che ha segnato moltissimo la mia infanzia: Don Camillo. Non parlerò della sua creatura più nota, semmai mi voglio soffermare su una delle opere minori che danno un ottimo affresco dell’uomo dietro le storie che scriveva. Parlo del “Corrierino delle famiglie”, trasposto in fumetti da Renoir Comics.

Attenzione questo volume è stato offerto da Renoir Comics.

Avvicinarsi a una opera minore di questo uomo, la cui figura ricalca quella di Peppone, è strano. Di lui ricordiamo solo il suo Mondo Piccolo, lasciando da parte invece i lavori che raccontano di più di lui come quelli che compongono e ispirano i fumetti di questa raccolta: una serie di piccole avventure dove Guareschi e la sua famiglia, non solo incontrano il Mondo Piccolo di Don Camillo e Peppone, ma si trovano a mostrare la vita e la politica degli anni del primo dopo guerra. Una storia come le altre per allora, ma uno splendido affresco per chi conosce poco le prime comodità della città. Il tutto accompagnato dalle parole del figlio Alberto, protagonista anche esso del volume, e che ha condiviso foto di famiglia per dare ancora più corpo all’opera.

I disegni semplici e diretti rievocano quegli anni, grazie a dettagli di ogni vignetta. Dai piccoli scorci della vecchia Milano, fino alla caffettiera di una volta… un mix che unito alla storia creata dallo scrittore dona colore a queste pagine in bianco e nero.

Un’autentica chicca per chi ha amato al produzione di Guareschi, un must have per gli amanti di Don Camillo e Peppone, indispensabile a chi vuole vedere la vita di quegli anni così semplici, con un’Italia ancora giovane con le famiglie che affrontavano la quotidianità con semplicità.

Recensione Il mondo di Milo di Richard Marazano e Cristophe Ferreira

Recensione Il mondo di Milo di Richard Marazano e Cristophe Ferreira

Milo è molto spesso solo e, trovando un pesce nel lago vicino casa, ignora che sarà per lui l’inizio di un’avventura molto particolare oltre la sua sponda.

Attenzione questi albi sono stati forniti da Renoir Comics.

Che il fumetto francese vanti una delle maggiori tradizione a livello europeo non lo possiamo negare, eppure devo confessarvi di non averne letti molti. È l’ennesima delle mie carenze ma, ammettiamolo, non è così facile sapere tutto di tutti. Se però mi viene data la possibilità di colmare questi gap, non mi tiro indietro, e anzi con piacere vi pongo rimedio.

La serie di cui vi parlo oggi (ho letto i primi tre volumi, che equivalgono a 6 dell’edizione originale) ha dei toni molto particolari: è facile ricondurla ai mondi immaginati da Miyazaki. In alcuni punti vi confesso di aver sentito l’ispirazione a opere come Ponyo, mi è sembrato quasi un omaggio al lungometraggio. An altri si può scorgere anche “The boy and the beast”. Non saprei dirvi se sono i colori o l’ambientazione, ma l’impressione è che potrebbe aver in qualche modo influenzato la realizzazione dell’opera. Il disegno non è manga, ma potrebbe passare tranquillamente per un made in Japan: una via di mezzo tra Mohiro Kitō e appunto Hayao Miyazaki. Le tavole hanno colorazioni molto tenue, che spesso quasi contrastano con le onomatopee, particolari scene d’azione o le grida dei protagonisti che non sono ben amalgamate al disegno. Questo forse è un tratto che ci riporta più in europa, abbandonando la chiara componente nipponica, che però sembra urlare nelle tavole degli sketch contenuti alla fine di ogni volume.

La storia è un susseguirsi di avventura e magia, dove l’altra sponda del fiume si rivela un mondo che si ama da subito rimanendovi piacevolmente immersi, scoprendo le gioie e le difficoltà che coinvolgeranno a Milo. L’unica pecca è che siamo al terzo volume e certamente ne saranno previsti altri tre. Odio le serie in corso, perché vorrei leggere tutta la storia d’un fiato e doversi fermare, in attesa dei prossimi volumi, è un dispiacere.

Il mondo di Milo é consigliato a chi cerca una serie che sta tra il fumetto e la graphic novel. Una storia ideale per ragazzi, ma che fa sognare anche gli adulti. Ideale per chi ha bisogno di qualcosa di diverso e, per quanto vicino nello stile, molto lontano come provenienza dal Giappone.