Recensione: Libera la tua voce di Febe Giorgi

Recensione: Libera la tua voce di Febe Giorgi

Tutto va bene per Vera, sempre che i flaconi in bagno siano sempre sette. Eppure per, quanto sembri tutto normale, c’è qualcosa che non la fa stare bene e ,l’arrivo di Luna, sembra scuotere le sue certezze, mandando tutto in frantumi.

Attenzione questo libro è stato offerto da DeAgostini Libri.

Di solito non leggo middlegrade. Non lo faccio per snobbismo, semplicemente mi risulta difficile trovare libri che non mi risultino troppo edulcorati in questa fascia di età. Non sono convinta che i giovani lettori abbiano solo bisogno di storie arrotondate come le punte delle loro forbici. Credo infatti che questa bambagia venda a loro un mondo che là fuori non esiste.
Questa volta però ho preferito dare una possibilità a Febe Giorgi. Dietro questo nome si “nasconde” Valentina Sagnibene, che era riuscita a rapirmi con il suo “Con o senza di Noi”.
Parto con il dire che questo libro rispecchia l’autrice e, a mio parere, va letto pian piano, degustandolo di pagina in pagina. Insomma non una lettura da fare in corsa, ma da coccolare generosamente dandogli lo spazio che merita nel nostro tempo.
Per questo mi sono presa giorni per leggerlo, tra febbre e la paura di una possibile positività che, per fortuna, non è arrivata.
Non è un libro da divorare, non è un libro che per questo dovrebbe passare inosservato, anzi. Credo sia uno specchio abbastanza reale delle nuove generazioni, quelle che sono molto sui social e poco riescono a dare considerazione delle conseguenze delle loro azioni.
Le situazioni sono vere, tristemente reali. Disavventure che gli adolescenti hanno vissuto e che,oggi sono enfatizzate dalle distanze create dall’apparire sui social, tralasciando troppo facilmente la parte di vita del mondo reale. In breve si tratta di un libro che consiglio sia ai giovani lettori, sia a quelli meno giovani, per aiutarli a capire che, per quanto tutti abbiamo vissuto l’adolescenza, forse quella di queste ultime generazioni si sta rivelando un po’ troppo diversa da quelle da noi vissute.