L’ombra del commissario Sensi
Innamorarsi del protagonista di un libro è una cosa normalissima, ma trovare la propria anima gemella, quella è tutta un’altra storia, eppure ci sono riuscita.
Il commissario Sensi non è un sex symbol, Ermanno non è nemmeno un nome così poetico, se a tutto questo, poi, si aggiunge che è un amante della musica rock metallica, che si presenta in caserma sempre in ritardo e scolandosi una red bull, prodigandosi a delegare le sue pratiche per dedicarsi a scaricare in maniera illegale album e video dei gruppi che più ama, nell’insieme si capisce che non è un santo e nemmeno il tipo per cui si perderebbe la testa leggendo un libro.
Quello che però amerete di lui è l’aspetto tenebroso e intrigante legato ha un passato torbido: in una missione sotto copertura ha vissuto con dei satanisti, arrivando a svolgere riti indicibili e soprattutto trovandosi con un demone imprigionato nel suo corpo.
Ermanno Sensi con la sua comicità nera lo rendono unico diverso da ogni antieroe, si contrappone alla sua squadra, sempre diligente e pronta a risolvere con lui, i casi più insoliti che sembrano incontrare per caso la sua strada, anche se troppo spesso, per arrivare alla soluzione deve usare quel maledetto demone che vive ormai dentro di lui.
Una storia ambientata in una La Spezia che trasuda dalle pagine, mostrando quanto l’autrice conosca e ami la città in cui vive, tanto che anche noi lettori riusciamo a visitarla di pagina in pagina. Un romanzo nero come il suo protagonista, “L’ombra del Commissario Sensi” ha dato inizio di una saga che conta quattro volumi e una raccolta di racconti, il tutto nonostante il suo protagonista e la sua poca voglia di indagare e lasciarsi scoprire.
Un modo per entrare nel mondo dell’Urban Fantasy più puro, tanto che quasi lo si confonde con un thriller. Un protagonista che spero un giorno di sposare. Una autrice che mi auguro scriva ancora molto, molto altro su di lui e non solo.