Aria e altri coccodrilli
La tematica del suicidio è largamente utilizzata nella narrativa. Grandi autori hanno parlato di questo gesto che a molti sembra incomprensibile e intollerabile, eppure il più grande libro che ho mai letto su questo argomento è un volume piccolo piccolo, quasi 150 pagine, che raccontano i fantasmi e gli orrori che tormentano le persone.
“Aria e altri coccodrilli” di Silvi Pillin è un volume che ho più volte paragonato a una ballerina: delicato e puro, nasconde tutto il dolore per quella vita sulle punte a sorreggere un peso così gravoso. Passaggi schietti e veloci per una danza che schiaffeggia il lettore, invitandolo a riflettere, aiutandolo a capire. Perché sebbene il libro racconti la storia di Eva e Aria, il vero protagonista rimane il suicidio.
Ancora oggi ringrazio il caso che ha portato un’immagine della copertina del libro tra quelle centinaia che mi capitano quando sono su instagram, ancora oggi dopo tanto tempo, posso affermare che è uno dei migliori libri mai letti. Leggendolo ho afferrato un volto meno ovvio del suicidio, libri come questi che sembrano semplice narrativa, invece nascondono una letteratura forte, potente che spiattella i segreti tristi di tante vite in apparenza felici.
Vi invito a cercare la curiosità dentro di voi per capire come mai la gente non riesca ad affrontare la vita. Un libro piccolo veloce da leggere ma che resta nell’anima. Potrebbe sembrare un semplice racconto di formazione, un libricino da leggere e poi lasciare in libreria, io vi invito a non sottovalutarlo: la sua unicità, semplice e diretta sarà un mattone scagliato nei vostri pensieri, infrangerà quel luogo di cristallo i pregiudizi e le incomprensioni e potrebbe aiutare a capire davvero il dolore di vivere di alcuni, che dal mondo volevano solo un sorriso.