È la prima volta che in questa rubrica vi parlo di un libro ricevuto da un editore. Partiamo dal fatto che non mi aspettavo questo arrivo, e per la legge non scritta dei blogger, avrei potuto mostrarlo e non leggerlo mai. È capitato che, nella montagna di libri, questo fosse quello perfetto per cominciare l’anno nuovo.
Non voglio fare la boomer, ma quando ero piccola una delle serie che preferivo era proprio “Vicini di casa”. Non era il top degli anni ruggenti, ma raccontava con simpatia i rapporti complessi della convivenza tra vicini. Una visione comica e trash, ma anche un ideale che vorremmo tutti. Eppure la realtà, una volta cresciuti, ci mostra che forse è solo una fantasia
Questa raccolta di racconti mostra tanti spaccati della vita circondata da persone che in fondo non conosciamo, e allora perché non completare questa ignoranza con un poco di fantasioso e di horror? È così che questi racconti affrontano il tema, riempiendo buchi di supposizioni che ogni giorno facciamo unendo i puntini dei discorsi che ci arrivano attraverso le pareti.
Ecco che un ragno gigante abita l’appartamento sopra a quello di Michele, in un mondo così ben costruito da essere un possibile presente. Abbiamo il nuovo arrivato del palazzo, Armando, un uomo sporco che ha la fama di bruciare animali domestici e bambini. Infine Benedetta, la vicina strana che realizza arte con il sangue delle vittime uccise dal suo demone personale.
Ve ne ho citati alcuni per darvi un’idea di quello che potrebbero essere anche storie nostre quando, con l’orecchio teso, ci troviamo a sentire rumori o vediamo facce nuove sul pianerottolo.
Questa raccolta racconta il buio del mondo, che forse è migliore di quello che viviamo ogni giorno, svegliati dalle urla del dirimpettaio, giudicati dal signore del secondo piano. Un modo per vedere un filo di normalità eccentrica, per accettare una realtà che fa quasi più paura del possibile assassino della porta accanto. Consigliato a chi ha una buona immaginazione, ideale per chi cerca le atmosfere cupe di Stephen King e, invece di farlo oltre oceano, le trova scritte da un suo possibile vicino di casa.