Le ferite originali
“Devi leggerlo”. Bene o male, quando si finiva col parlare di libri “belli, belli; belli in modo assurdo” (Citazone da Zoolander), inevitabilmente la mia cara amica scrittrice Magherita Fray citava Eleonora C. Caruso e il suo Le ferite originali, il libro di cui ora devo parlarvi.
Era da tempo che non segnavo un libro in questo scaffale, dove raccolgo quelle letture che sono speciali. Un altare dedicato a quella narrativa che lascia qualcosa nei lettori, che semplicemente si distingue.
Ecco quindi che, dopo tanto silenzio, arriva questo libro che è devastante. Schietto. Ben scritto. Con personaggi troppo vivi da toccarci l’anima e ferirla con i loro mille errori. Christian è un Puck milanese, uno spirito del caos nelle vite delle persone che avvicina. Così odioso, così amabile, così intenso da risultare quasi come tossico, ma che capendolo sempre di più, non si può far altro che amarlo.
E Dafne… Non ci sono parole per raccontare la grandezza di questa ragazza (almeno senza rischiare di fare degli spoiler).
Il registro di Eleonora utilizzato nella narrazione è ricco. Da troppo tempo non trovavo libri scritti così bene, sfruttando tutta la nostra lingua non solo per raccontare e descrivere. Alcune frasi sono belle, perfette, quasi fossero composizioni poetiche. Ed è evidente che, come un pittore che ha molto studiato, ogni pennellata o singola parola vanno a comporre un quadro complesso se visto solo in parte. Quando ci si rende conto dell’immensità della tela da lei dipinta si può restare solo a bocca aperta.
Inoltre ai protagonisti se ne aggiunge un altro, meno palese: Milano. Conoscendo la città, vederla descritta è sempre strano. A volte si vedono gli occhi da turista che non colgono tutto. A volte occhi annoiati la raccontano come un cliché. Eleonora no, tira fuori il meglio e il peggio. Milano è Milano, quella che vedo ogni giorno, quella che amo e allo stesso tempo odio. Porta tutte le sue contraddizioni che la rendono la capitale del lusso e del degrado sociale. Se volete sapere davvero com’è Milano, lo potete vedere tra le pagine di questo libro.
Vi confesso che forse non è un libro per tutti. Le tematiche trattate sono crude, il modo con cui sono esposte è onesto, tanto da essere a volte troppo. Eppure non leggiamo perché è bello, vogliamo anche questo. Fatevi male con questa storia. Forse ne soffrirete, ma non sarà stato per nulla.