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  • La sovrana lettrice

    La sovrana lettrice

    La regina d’Inghilterra, Elisabetta II, scopre l’amore per la lettura, e ne diventa così ossessionata da cercare di coinvolgere non solo lo entourage e chiunque le capiti a tiro, ma anche i capi di stato in visita sono costretti a parlare di libri. La sua vita legata al potere cambia radicalmente, piegandosi al bisogno di leggere sempre e a ricercare l’amore per la lettura in chi la circonda.

    Sono in grado di finire libri di cinquecento pagine in meno di ventiquattro ore, ma questo volume di appena novantacinque ha richiesto molto tempo. Non è la storia a essere il punto cardine di ciò che si sta leggendo, sono le sfumature sul leggere che l’autore cerca di trasmettere. Perché l’uomo legge? Perché scrive? Il personaggio sfruttato ha un certo impatto sul lettore, sarei curiosa di sapere se sarebbe stato in grado di darci la medesima visione del mondo letterario attraverso un altro personaggio meno famoso. Quasi certamente il risultato sarebbe stato identico, ma spicca la forza del vedere una donna anziana cominciare a leggere voracemente, come divorasse biscotti, una donna che non è una persona normale, è una regina, ha dei doveri ed è piegata a rigide regole di etichetta e di Stato. Ebbene vederla evadere (non è nemmeno vero che lo farà, ma non posso spiegarvelo per capire dovrete leggere il libro) da una corona che sarà sul suo capo fino alla morte, smuove nel lettore una ricerca. Ecco che tra le letture di Sua Maestà compaiono libri già visti. Si ha quasi l’impulso di cercare quelli sconosciuti alla propria lista di lettura per essere al passo con la corona.

    Un libro che parla di libri potrebbe sembrare un’idea inflazionata, banale e senza troppe pretese, eppure nelle sue poche pagine si trova altro. Per questo a mio parere non lo divorerete in pochi minuti. Questo libro è stato il mio primissimo Adelphi, un primo assaggio alla letteratura che troppo spesso le librerie commerciali trovano poco vendibile ma che può arrivare ad aprire gli occhi dei lettori.

    Un volume piccino piccino, ideale per finire incastrato in piccoli spazi delle nostre affollate librerie, ma anche ideale per chi vuole capire perché si arrivi a case stracolme di libri.