L’Attraversaspecchi – Fidanzati dell’inverno
Il libro di cui vi parlo oggi è il primo di una quadrilogia che certamente avrete già visto. Lo si trova facilmente nelle librerie e, bene o male, blogger e addetti del settore lo hanno letto. Quando scoprii che era in arrivo in Italia ero molto felice, vedere un editore specializzato in narrativa di un certo livello puntare a un libro per giovani lettori con tematiche fantastiche, mi ha ridato speranza, esistono ancora case editrici che credono davvero nel genere fantastico.
Sto ovviamente parlando della serie “L’attraversaspecchi” di cui “I fidanzati d’inverno” è il primo volume. La storia comincia con la sua protagonista, Ofelia che vive su Anima, una piccola porzione di mondo che vaga nello spazio, ha rifiutato diversi pretendenti, ma ora le imporranno il matrimonio con un nobile di Polo, un’arca come Anima, lontanissima e dove c’è un inverno rigidissimo e perenne. Cosa vorrà da lei il misterioso pretendente? Già perché Ofelia è una ragazza come tante altre, ma ha un grande talento, al solo tocco può leggere la storia degli oggetti, oltre a ciò può attraversare gli specchi.
Potrebbe sembrare la solita storia, un “orgoglio e pregiudizio” con un pizzico di fantasy, invece questa saga punta subito il piede e fa capire che non è solo una storia. il Wordbuilding alle spalle dei personaggi lo potrei paragonare solo a quello di “Harry Potter” (e non esagero) con una cura e una sapienza da parte dell’autrice davvero immensa. Di solito paragonare un libro al successo potteriano è sempre una scelta commerciale, ma in questo caso vi garantisco che ci sono pochi altri libri che paragonerei allo sfregiato inglese più famoso al mondo. No, Ofelia non è l’Hermione di turno, l’autrice sa scrivere, tanto che i primi capitoli si divorano che è una meraviglia e il contrasto del mondo di Polo, è uno schiaffo per il lettore che si innamora di Anima, un mondo che ricorda le atmosfere del castello animato de “La bella e la bestia” dove ogni oggetto è vivo e in qualche modo parla.
La protagonista mi piace moltissimo, adoro il fatto che viva degli eventi molto complessi e nonostante quello che è costretta ad affrontare non cade nel cliché della fanciulla in difficoltà che si deve far salvare, e nemmeno in quello dell’eroina, è semplicemente Ofelia, coerente con se stessa e i suoi mille difetti. La controparte maschile, Thorn, non è il figaccione, anzi è alto, molto magro e pure con un naso grosso pieno di brutte cicatrici, ecco un altro plauso perché se lo si dovrà amare, lo si farà per le sue azioni e non certo per l’addominale scolpito.
Altro pregio di questo libro, ma lo è anche per gli altri volumi della serie, è la copertina, una delle più semplici e d’effetto che abbia visto nelle librerie da molto tempo, sinonimo che spesso il fantasy non ha bisogno di troppi colori o immagini d’effetto, a volte essere minimal premia.
Perché avere questo libro nella vostra libreria? Beh se amate il genere non può mancare. Se invece cercate qualcosa di diverso, beh, questo è davvero un libro diverso. Infine trovo che sia un ottimo libro da leggere con un figlio o figlia, vi garantisco che oltre a essere scritto bene, potrebbe essere un ottimo modo per coinvolgere i lettori giovani, troppo spesso soffocati da consigli scolastici fermi a quarant’anni fa…