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  • Leviathan

    Leviathan – La trilogia

    Ci sono generi che in Italia arrivano a fatica, uno di questi è il Dieselpunk. Magari qualcuno di voi avrà sentito parlare dello Steampunk, suo parente prossimo, ma di Dieselpunk la vedo davvero dura; semplificando, se nel primo il vapore unito all’ingegneria ha portato un forte avanzamento tecnologico per l’epoca vittoriana, nel secondo ci troviamo nel primo ventennio del novecento e il petrolio ha dato la chiave per costruire macchine e robot per combattere. Capite bene che dovevo parlarvi di questo filone fantastico, perché davvero intrigante oltre che raro nelle nostre librerie.

    Torniamo però a parlare della Trilogia di Leviathan, siamo nel 1914 e a Sarajevo l’arciduca è appena stato assassinato, suo figlio, rimasto a Praga, deve scappare su un camminatore verso la Svizzera in cerca di salvezza. Parallelamente a Londra Deryn Sharp, sta fingendo di essere un ragazzo di nome Dylan per poter entrare nell’aereonautica e proseguire la passione del padre per il volo, un colpo di sfortuna la farà arrivare a bordo del Leviathan, una creatura-dirigibile. L’incontro di questi ragazzi, con lo scoppio della prima guerra mondiale sono le basi della storia.

    Il genere e la trama già dovrebbero bastarvi per farvi capire che non ci troviamo davanti al solito libro, e anche se ideale per un pubblico adolescente, io me ne sono innamorata per le finezze che troverete tra le sue pagine. Si tratta di un volume illustrato, le immagini ben curate, accompagnano il lettore nella storia e se pensate che possa renderlo infantile, vi dico che a volte vedere le macchine, i personaggi e le creature descritte è un buon modo per far confrontare il lettore e la sua fantasia con quello che invece qualcun altro ha interpretato.

    Non fermiamoci però al semplice aspetto del libro, tra gli elementi che ho apprezzato c’è la contrapposizione di Cigolanti e Darwinisti. I Cigolanti, o meglio gli abitanti del continente europeo, soprattutto Germania e Austria, sono chiamati in questo modo perché hanno sviluppato la robotica per il suo utilizzo sui campi di battaglia e nella vita di tutti i giorni. I Darwinisti sono invece lo schieramento opposto, in prima linea troviamo l’Inghilterra, paese dove le scoperte di Charles Darwin hanno portato a una rivoluzione: le macchine sono infatti sostituite da creature di sintesi, assemblate con vari finalmente di DNA a comporre creature in grado di svolgere i compiti più disparati: il Leviathan è appunto una creatura di sintesi, creata dall’unione di varie specie è in grado di generare idrogeno per poter riempire la propria pancia di balena gigante e volare. Due schieramenti che si troveranno a combattere in guerra cercando di capire chi potrà prevalere tra le macchine e gli animali di sintesi. Un grande lavoro per costruire un mondo coerente con l’epoca trattata senza che però gli elementi di pura invenzione si rivelino estranei. No, ognuno invece si adatta alla perfezione alla politica di quegli anni, con un sapiente lavoro non solo di costruzione del mondo, ma anche di conoscenze storiche da parte dell’autore.

    Questa trilogia racchiusa in un libro, piega i fatti storici con delicatezza per restituire una narrazione che potrebbe essere verosimile, mostrando che a volte si può introdurre il fantastico nel nostro passato, senza fuggire in mondi paralleli, o luoghi incantati. Un’avventura per chi ama le storie ambientate nel passato, strizzando l’occhio a chi cerca qualcosa di speciale, di magico ma anche di coerente.