Recensione di Corrierino delle famiglie di Davide Barzi, Werner Maresta e Adriano Fruch

Recensione di Corrierino delle famiglie di Davide Barzi, Werner Maresta e Adriano Fruch

Oggi, oltre a essere la festa dei lavoratori, è anche il compleanno di Giovannino Guareschi, papà di un personaggio che ha segnato moltissimo la mia infanzia: Don Camillo. Non parlerò della sua creatura più nota, semmai mi voglio soffermare su una delle opere minori che danno un ottimo affresco dell’uomo dietro le storie che scriveva. Parlo del “Corrierino delle famiglie”, trasposto in fumetti da Renoir Comics.

Attenzione questo volume è stato offerto da Renoir Comics.

Avvicinarsi a una opera minore di questo uomo, la cui figura ricalca quella di Peppone, è strano. Di lui ricordiamo solo il suo Mondo Piccolo, lasciando da parte invece i lavori che raccontano di più di lui come quelli che compongono e ispirano i fumetti di questa raccolta: una serie di piccole avventure dove Guareschi e la sua famiglia, non solo incontrano il Mondo Piccolo di Don Camillo e Peppone, ma si trovano a mostrare la vita e la politica degli anni del primo dopo guerra. Una storia come le altre per allora, ma uno splendido affresco per chi conosce poco le prime comodità della città. Il tutto accompagnato dalle parole del figlio Alberto, protagonista anche esso del volume, e che ha condiviso foto di famiglia per dare ancora più corpo all’opera.

I disegni semplici e diretti rievocano quegli anni, grazie a dettagli di ogni vignetta. Dai piccoli scorci della vecchia Milano, fino alla caffettiera di una volta… un mix che unito alla storia creata dallo scrittore dona colore a queste pagine in bianco e nero.

Un’autentica chicca per chi ha amato al produzione di Guareschi, un must have per gli amanti di Don Camillo e Peppone, indispensabile a chi vuole vedere la vita di quegli anni così semplici, con un’Italia ancora giovane con le famiglie che affrontavano la quotidianità con semplicità.